Parte seconda, ma questa pillola non è mia...
Difficile descrivere cosa sia la felicità.. ciò a cui il mio pensiero è andato subito dopo la lettura della consegna è stato l’accettazione della propria persona, il sentirsi a proprio agio e sicuri delle proprie scelte e sentimenti, senza la continua ricerca di quella perfezione che non esiste. In particolar modo l’immagine che ho scelto pone l’attenzione su due parole “I am”, io sono. Ed è proprio di questo che una persona deve sentirsi orgogliosa e sì, anche felice, perché la felicità non è solo il momento passato con amici e famigliari, persone in grado di illuminare anche le menti più malinconiche. Prima di questo, essere “felice” significa infatti stare bene, secondo il mio parere, da soli, anche se ciò è forse uno degli Stati d’animo più complicati da ottenere poiché consiste in un’emozione più pacata dell’attimo di euforia normalmente scambiato con la felicità.
Grazie a Chiara, per questa preziosa pillola (guardatevi l'immagine in allegato).
Oggi con i superstiti delle merende filosofiche abbiamo parlato proprio di felicità, se volete sbirciare qualche riflessione andate a leggerla sulla bacheca della merenda, ma si vedeva che mancava il tocco femminile del rapporto con se stessi. Il tempo di scegliere la propria felicità, a partire da sè.
Grazie ancora a Chiara e buona notte! (ascoltatevi un po' di Ezio Bosso e non perché era disabile ma perché con la musica aveva tanto da dire. secondo link sulla sua visione di felicità)
Prof.Bianchi
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