Oggi per alcune persone è stata una giornata particolare. Si sono ritrovati in una lunga fila, uno dietro l'altro per dire che anche loro ci sono, anche loro esistono. E hanno fatto un atto simbolico ma sostanziale allo stesso tempo.
Hanno incrociato le braccia e hanno rivendicato la possibilità di farlo.
Sono le dita, le mani, le braccia, le schiene che raccolgono la frutta e la verdura che consumiamo sulle nostre tavole.
E allora ho pensato che questo Covid ci ha chiuso un po' nelle nostre case non solo fisicamente. Anche i nostri pensieri a volte rimangono bloccati tra le nostre 4 mura. Mentre fuori c'è un mondo che scorre e in cui ancora troppe persone non hanno un posto degno e riconosciuto.
Qualche volta portiamo il naso e gli occhi fuori dalle nostre finestre...
Buona notte,
Prof. Bianchi
Comments